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TESTI CRITICI - PROF. SSA GIOVANNA PASCOLI PICCININI

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"Bruno Benfenati pittore"

Nella amorosa contemplazione degli antichi, Bruno Benfenati è andato elaborando uno stile quanto mai suggestivo ed originale, nella ricerca continua di superare l’impressione visibile di andare vicino al modello prescelto. Le sue opere sono dense di un simbolismo enigmatico arricchito da soavi note coloristiche e da delicate modulazioni lineari in uno scoperto contrasto di chiari e di scuri. Pittore ancora giovane, ha rivelato fin dalle prime manifestazioni pittoriche una sorprendente capacità di evoluzione artistica che dava concretezza tangibile al suo dinamismo interno.

Questo perché Benfenati è un uomo, prima che un artista, di superba coerenza morale.
Un pittore che porta avanti il suo dialogo con il dovuto rigore, senza compromessi e senza cadere nelle lusinghe delle mode. Anzi, andando con la mente a ritroso nel tempo si è fermato quando il suo cuore ha battuto all’unisono con quello di determinati artisti.

Il fondo dei suoi dipinti è scuro: anche questo conferisce all’insieme delle sue splendide opere una unità precisa. Essa si presenta con una serie di variazioni su pochi motivi fondamentali, possibili di innumerevoli sviluppi, ricchi di implicazioni destinate a svolgersi secondo un ordine mentale e onirico prima che pittorico.

Solo avvicinandosi all’opera di Benfenati con completa disponibilità solo allora potremo capire come la sua pittura sia per lui, non “un capriccio” ma un modo di essere e di vivere, un mezzo per ricreare valori critici che testimonino la sua poetica.
Il modello in definitiva non rappresenta per lui l’“optimum“ (sia Roger van der Weiden, Caravaggio o Daniele Crespi), ma costituisce unicamente un principio da cui trarre sensazioni che possono sembrare anche surreali e che invece sono vicine e, vorrei dire, prossime alle vere e pure genuine emozioni creative delle sue opere.

Diremo di più: c’è qualcosa di drammatico nella pittura di Benfenati, ma nello stesso tempo essa si stempera e diventa misteriosa e spirituale, avvicinandosi ad un “humor” che rappresenta la realtà della sua vita.

Giovanna Pascoli Piccinini